Oggi parliamo di una tipologia di bollicine molto particolare, il cosiddetto “Vino Col Fondo”, ovvero “sui lieviti”. Altro non è che il metodo più antico per produrre Prosecco, quando ancora le autoclavi non esistevano.
Successivamente alla prima fermentazione, il vino deve essere travasato 3/4 volte a seconda di quanto è “sporco”. Bisogna poi attendere fino a marzo o aprile affinché la temperatura salga per permettere ai lieviti di iniziare la seconda fermentazione alcolica. A questo punto deve essere immediatamente imbottigliato e conservato in cantina al riparo dalla luce e ad una temperatura di 12-15 °C, fino a quando la fermentazione è finita. La cosa interessante è che non si pratica il degorgement, tecnica usata per rimuovere i sedimenti, ma questi rimangono in bottiglia.
Abbiamo così ottenuto il Prosecco col Fondo. Al naso è fresco, pulito, con profumo di mela . In bocca note di lievito, dominate ancora una volta dalla frutta. Per degustarlo si consiglia di decantarlo in una caraffa ed è ottimo abbinato con salame, sopressa, formaggi stagionati.